L’azadiractina è la principale sostanza
estratta dai semi del Neem (Azadiractha indica), un albero appartenente alla
famiglia delle Meliacee, originaria del Subcontinente indiano, ma attualmente diffusa
anche nelle zone tropicali e subtropicali dell’Africa, dell’America e dell’Australia.
La caratteristica fondamentale di questa pianta è la presenza, in diverse parti
della pianta (foglie, semi, frutti, legno e corteccia), di numerosi principi attivi
di interesse fitoiatrico appartenenti alla classe dei limonoidi. Delle oltre cento
sostanze presenti, quelle più attive dal punto di vista biologico sono i limonoidi
triterpenoidi. Il limonoide tetranotriterpenoide, comunemente indicato come azadiractina,
risulta essere il componente più attivo. Anche se queste molecole organiche sono
state isolate da tutte le parti della pianta, quelle dotate di attività contro gli
insetti, risultano essere concentrate nei semi e nell’olio ottenuto dalla loro spremitura.
In genere, il contenuto di azadiractina nei semi è estremamente variabile (0,1-1%)
e dipende principalmente dalla zona di provenienza del materiale oltre che dall’andamento
stagionale. Agisce principalmente come regolatore di crescita alterando lo sviluppo
degli insetti negli stadi pre-immaginali, in quanto inibisce la formazione e il
rilascio dell’ecdisone, principale ormone coinvolto nel controllo della muta. L'interferenza,
a livello ormonale, è solitamente correlata con alterazioni morfogenetiche e può
portare alla formazione delle cosiddette “larve permanenti”, cioè di larve
incapaci di compiere la muta a causa della distruzione della cuticola. Possiede,
inoltre, attività fago-repellente (antifeedant) con riduzione della fecondità degli
adulti e della fertilità delle uova. L’azadiractina agisce su oltre 200 tipi di insetti tra cui
ortotteri, omotteri, afidi, cicadellidi, imenotteri, eterotteri, tisanotteri, aleurodidi,
lepidotteri, ditteri agromizidi e sciaridi, coleotteri.
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